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“Cento di questi gradi”: presentato il nuovo libro del Centenario

Torna a proporre eventi il Centenario del Liquorificio Carlotto di Valdagno.
Il 5 ottobre con tanta emozione è stato presentato il libro del Centenario “Cento di questi gradi” firmato dall’autore Valerio Bigano. In 80 pagine il professore veronese ha raccontato per immagini, colori, profumi, sapori e pezzi di storia l’epopea di due famiglie, quella dei Potepan e dei Carlotto, il marchio, quello del Liquorificio Carlotto, e il territorio, la Valdagno di inizio ‘900 in cui l’azienda è nata, cresciuta e prospera tutt’oggi.
L’anteprima ufficiale è andata in scena sabato 5 ottobre 2019 alle 17.00 negli spazi del locale storico di via Garibaldi 34 a Valdagno. Qui Bigano ha intrattenuto gli ospiti in compagnia di Daniela Carlotto, titolare del Liquorificio, e del giornalista e gastronomo Antonio Di Lorenzo.

«La mia passione nasce dal fatto che sin da ragazzino sono stato attratto dalle mignon di liquori – spiega Valerio Bigano – nel tempo sono entrato a far parte dell’Associazione Italiana Collezionisti Liquori e questo mi ha permesso di venire a contatto con la gran parte delle aziende del settore. Presto ho capito che da parte delle aziende più antiche c’era il desiderio di riappropriarsi della propria storia e di fissarne le vicende in uno stampato.
Ho cominciato così a mettere a disposizione dei liquorifici e delle distillerie le mie competenze e i miei contatti con gli altri collezionisti. E così è stato anche nel caso di Daniela Carlotto, che si è dimostrata da subito molto interessata al progetto di celebrare con un libro il centenario della propria azienda. L’aspetto che mi ha più colpito della Carlotto è stata la sua doppia “anima”: quella rigorosamente mitteleuropea dei Pòtepan e quella più creativa dei Carlotto. Inoltre trovo molto interessante il fatto che, pur essendo un marchio di “nicchia”, la sua storia sia così ricca di vicende, alcune davvero sorprendenti.»

«Ho avuto modo di apprezzare il lavoro del professor Bigano – racconta Daniela Carlotto – in occasione dell’uscita di Gradi di carta, in cui sono stati inseriti anche alcuni prodotti ed etichette Carlotto. Giunti quasi senza accorgercene al traguardo dei cento anni di attività, dovevamo lasciare traccia della nostra storia. Abbiamo così avuto l’occasione di riordinare idee, racconti, ma anche vecchi documenti. Spero che anche i nostri clienti e il pubblico degli appassionati potranno apprezzare questo libro. Io l’ho già fatto!»

Biografia
Valerio Bigano nasce nel 1958 a San Bonifacio, nel Veronese, dove tuttora risiede. Laureato in Arti e Scienze Grafiche al Politecnico di Torino, dal 1982 lavora come libero professionista nel campo della grafica pubblicitaria. Dal 2013 è docente di Tecniche Grafiche Speciali all’Accademia di Belle Arti di Verona. È specializzato nell’aspetto storico e collezionistico del settore dei liquori e autore di numerosi libri sull’argomento. Nel 2013 pubblica Whisky d’Italia  e Grappa. Spirito Italiano, nel 2014 esce il primo volume della collezione Gradi di Carta, poi seguito da un secondo nel 2015 e da un terzo nel 2017. Il 2016 è dolce con Mignon Italiane da Collezione, mentre nel 2018 a sua firma escono Cento anni distillati e Rossi d’Asiago: una storia da raccontare, un futuro da scrivere. Quest’anno infine sono usciti Il Mistrà: storia di un sapore antico e 1000 e una botte, in attesa di aggiungere alla sua biblioteca Cento di questi gradi, il libro sulla storia del Liquorificio Carlotto di Valdagno.
Antonio Di Lorenzo è giornalista con importanti incarichi al Gazzettino di Venezia e al Giornale di Vicenza, del quale è stato a lungo caporedattore. Accademico della Cucina, iscritto al Rotary club Vicenza Berici, ha scritto molti libri di storia… e di gastronomia. Tra le sue collaborazioni si annoverano anche quella nell’Ufficio Stampa del Comune di Vicenza e con l’Associazione Industriali del Veneto.
Nel 1984 è stato segnalato con una Targa d’argento al Premio “Aurelio Piva” per il miglior cronista del Veneto. Nel 1999 il suo libro L’altalena dei sogni è stato premiato dall’Accademia Olimpica di Vicenza come migliore “opera prima”. Nel 2003 ha vinto il premio «Francesco Fontana» per il miglior contributo dato allo sviluppo della cultura eno-gastronomica vicentina. È inoltre investito del ruolo di “giudice tecnico”, designato dal Consiglio dell’Ordine regionale dei giornalisti, della Corte d’Appello di Venezia, ove integra il collegio giudicante dei magistrati togati in quei processi che trattano cause relative a delibere del Consiglio regionale o nazionale dell’Ordine.

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