“Perché in internet e sulle etichette delle bottiglie tutti danno la ricetta, quella vera, quella originale dello spritz, in giro non si beve più uno spritz decente neanche a pagarlo oro? Perché la ricetta non esiste. Lo spritz non è un cocktail da farmacia e nemmeno un long drink. Il cocktail è il modo di bere tipico della cultura globale. Lo spritz ha invece un carattere glocal. La parte globale è rappresentata dai bitter e aperitivi oramai mondiali, mentre l’elemento locale è costituito dalla irriducibile individualità del vino, suo componente indispensabile. Lo spritz fa parte della cultura dell’ombra, veneta, ma è un nome foresto pieno di consonanti. Il tempo dello spritz è un attimo di pausa, di sospensione e di attesa. Fondamentale per la storia del moderno spritz è che il vino, dopo aver sposato l’acqua fin dai tempi antichi, ha incontrato a metà ‘800 il rosso del Bitter. Lo spritz soddisfa così anche la nostra sete di colore. Una scorza di limone arrivato da lontano e lo spritz è servito. Ah! dimenticavamo lo spruzzo di seltz.”
Ettore Molon laureato in architettura a Venezia, ha lavorato come architetto, ha insegnato nelle scuole superiori e all’Accademia Di Belle Arti di Venezia. Ha pubblicato in gioventù un libro di architettura e nella maturità un libro di testo di disegno per le scuole superiori.
Convinto che la pensione serva soprattutto quando si è giovani, ha aspirato invano ad una baby pensione. È dovuto invece andare in pensione, oramai invecchiato come il miglior vino, imperante la legge Fornero.
È possibile prenotare il proprio posto a sedere presso
il Locale Storico Carlotto chiamando allo 0445 480814
Al termine della presentazione seguirà una dimostrazione di bartender e una degustazione.
Vi aspettiamo!